Carta della scuola. Gazzetta Ufficiale del Regno d’Italia di lunedì 13 marzo 1939, n. 61


Didascalia

Il fenomeno di fascistizzazione della scuola italiana ebbe inizio alla fine degli anni ’20 e pose l’accento sui programmi, i metodi e l’ideologia che doveva essere trasmessa alle giovani generazioni. Massima espressione fu la Carta della scuola, redatta dal Ministro Giuseppe Bottai e approvata nella seduta del Gran Consiglio del Fascismo del 15 febbraio 1939, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d’Italia di lunedì 13 marzo 1939, n. 61.

Fonte: https://www.gazzettaufficiale.it

La Carta della Scuola ebbe grande influenza nel suo aspetto ideologico, ma fu realizzata solo in parte nelle riforme strutturali.

In base alla Carta della Scuola, negli anni successivi venne introdotta “La Scuola media, comune a quanti intendano proseguire gli studi dell’ordine superiore, pone nei giovinetti dall’undicesimo al quattordicesimo anno i primi fondamenti della cultura umanistica, secondo un rigoroso principio di selezione. La sua durata è di tre anni. Nei suoi programmi ispirati a modernità di criteri didattici, l’insegnamento del latino è fattore di formazione morale e mentale. Il lavoro vi assume forma e metodo di lavoro produttivo” (La Carta della scuola, Gazzetta Ufficiale del Regno d’Italia, lunedì 13 marzo 1939, n. 61, XI Dichiarazione).