Studio sulla popolazione scolastica del Liceo Scientifico “Paolo Giovio” di Como negli anni 1923 – 1946


In base ai dati relativi agli studenti del Liceo Scientifico “Paolo Giovio” di Como dal 1923 al 1946, ricavati dall’analisi dei Registri degli alunni conservati nell’archivio storico della scuola, abbiamo cercato di individuare alcune informazioni che potevano costituire una fonte significativa per indagare alcuni aspetti della popolazione studentesca e il loro sviluppo nel tempo. A tal fine abbiamo concentrato la nostra attenzione sul numero complessivo degli iscritti e sulla presenza femminile nel corso degli anni; sull’estrazione sociale degli studenti e sulla loro provenienza rispetto alla loro residenza abitativa, per mettere in evidenza il rapporto tra capoluogo e provincia. Un altro aspetto su cui ci siamo soffermati è costituito dai cambiamenti, nel corso del tempo, delle informazioni presenti nelle pagine riservate ai singoli studenti in merito ai loro dati anagrafici, all’appartenenza alle associazioni giovanili fasciste, ad eventuali annotazioni rispetto al loro percorso scolastico. Ad esempio a partire dall’anno scolastico 1933-1934 compare il nome della madre dello studente o dall’anno scolastico 1934-1935 compare l’adesione dell’alunno/a ad associazioni fasciste.

Numero degli iscritti al Liceo Scientifico


Osservando il grafico relativo all’andamento quantitativo degli iscritti al Liceo Scientifico si può notare che dal 1923, anno della fondazione del Liceo, all’anno scolastico 1934-35, il numero degli studenti e delle studentesse rimane sostanzialmente stabile. A partire dall’anno scolastico 1936-37 si registra un aumento graduale fino al 1939; in seguito, dal 1940 si assiste a una diminuzione che tocca il livello più basso nell’anno scolastico 1941-42; a questo proposito si potrebbe pensare ad una correlazione con l’entrata in guerra dell’Italia, avvenuta il 10 giugno 1940. Dall’anno scolastico 1942-43 il numero degli iscritti ricomincia a salire, forse per l’arrivo di diversi alunni/e sfollati a Como e provenienti perlopiù da Milano. Il picco massimo si raggiunge nel 1945, quando alla fine della guerra molti studenti si presenteranno nel corso dei mesi estivi per sostenere gli esami di ammissione alle diverse classi del Liceo.

Presenza femminile nel Liceo Scientifico

La scarsa presenza di studentesse nei primi anni di vita del Liceo Scientifico di Como può essere spiegata tenendo conto di due fattori principali: in generale, la frequenza della scuola superiore per le donne era ancora vista come un’eccezione; il liceo classico era considerato più adatto alla formazione delle ragazze, future insegnanti. Negli anni ’30, eccettuato il biennio 1934-36, la presenza di alunne aumenta. Nel contesto di una politica per certi versi ambigua nei confronti dell’emancipazione femminile, possiamo constatare che il processo di modernizzazione della società italiana proseguì e all’interno delle famiglie della media borghesia si cominciò a pensare di fornire anche alle figlie un’istruzione superiore qualificata nell’ambito scientifico. La flessione segnata in corrispondenza dell’anno scolastico 1940-41 potrebbe essere legata all’entrata in guerra dell’Italia. La crescita successiva potrebbe essere spiegata: da una parte con l’abbandono della scuola da parte dei ragazzi che vengono arruolati nei ranghi dell’Esercito Nazionale Italiano della Repubblica di Salò, o che si ritirano per sfuggire alla leva obbligatoria; dall’altra con la fine della guerra e l’aumento generale degli iscritti a partire dal 1945.

Provenienza abitativa degli iscritti al Liceo Scientifico

Il grafico riguarda la provenienza abitativa degli studenti e delle studentesse del Liceo Scientifico “Paolo Giovio” di Como, lo scopo è stato quello di mettere in evidenza il rapporto tra il bacino di utenza del capoluogo e quello relativo alla provincia. L’andamento delle due linee del diagramma appare, in un certo senso, speculare: ad un innalzamento della prima corrisponde un abbassamento di livello della seconda; solo alla fine, a partire dal 1942-43 le due linee si incontrano e si incrociano. Sicuramente l’aumento della popolazione scolastica proveniente dalle aree provinciali si può spiegare con il miglioramento dei servizi di trasporto e con l’ingresso nella scuola di alunni/e appartenenti a condizioni sociali medie o medio-basse. Rispetto agli ultimi anni presi in considerazione, si nota un sostanziale equilibrio tra centro e periferia.

Presenza di studenti di ceto medio-basso

Un altro aspetto preso in considerazione nel presente studio riguarda la provenienza sociale degli studenti e delle studentesse iscritte al Liceo Scientifico “Paolo Giovio”. Nel grafico si mette in evidenza la frequenza scolastica di alunni/e appartenenti ad un ceto sociale medio-basso.

In mancanza di altre informazioni specifiche, le considerazioni che si possono fare rispetto ai dati riportati sono limitate alla constatazione che, nel corso degli anni, la frequenza del Liceo diventa accessibile anche ai figli di famiglie meno agiate rispetto al passato.

A cura degli studenti: Albonico Leonardo, Boero Alessandro, Lombardi Mattia e Malara Massimiliano