Didascalia
Il Preside dispone che per i professori, gli alunni e il personale subalterno è obbligatorio il saluto romano.
Il Regio Decreto che introdusse il saluto romano è datato 27 novembre 1925, venne pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 30 dicembre dello stesso anno ed entrò in vigore il giorno successivo.
La normativa prevedeva che «i funzionari e gli agenti dello Stato, nel disimpegno del servizio, [dovessero] usare il saluto col braccio destro teso verso l’alto».
Il decreto fu poi seguito da una serie di disposizioni che ne estesero l’uso a tutti i cittadini, con l’obiettivo di uniformare i comportamenti ed osannare il regime fascista.
Nelle scuole venne utilizzato ancor prima della pubblicazione del Regio Decreto a testimonianza della volontà del regime fascista di plasmare la società italiana, a cominciare dai più giovani, attraverso simboli e rituali che ne celebrassero l’ideologia e il potere.
Data: Como, 25 novembre 1925.
Firme:
Preside, Andrea Gustarelli.
Professori, Severino Gianasso (matematica e fisica) I corso; Teresa Nascimbene in Cantoni (storia e filosofia) II corso; Virgilio Garavoglia (italiano e latino) III corso; Teresa Nascimbene in Cantoni (storia e filosofia) IV corso.
Per presa visione, Leopoldo Falda (scienze naturali); Amalia Bianchi (tedesco); Aristide Marazzi (disegno).
Segretario, Della Vigna.
Bidelli: Agnese, Angelo Lurati .