Approfondimento – Treves Pia in Sartori

La prof.ssa Pia Treves in Sartori insegnò per un breve periodo di tempo al Liceo Scientifico “Paolo Giovio” di Como, nell’anno scolastico 1924-1925.Pia Treves nacque a Milano il 25 marzo 1878 da una famiglia di origine ebraica: il padre, Salomone Treves e la madre, Regina Levi. Studiò presso la Regia Università di Torino e si laureò in lettere e filosofia. Oltre all’attività di insegnante si dedicò presto al giornalismo. Si impegnò nell’ambito del movimento delle emancipazioniste cattoliche bresciane all’inizio del secolo; infatti partecipò come rappresentante bresciana al primo Congresso delle donne italiane riunito a Roma nel 1908, dove si espresse sulla necessità dell’ampliamento della cultura femminile. (enciclopediabresciana.it)

Insegnò diversi anni al Liceo Calini di Brescia da dove venne espulsa il 16 ottobre 1938 a causa dell’entrata il vigore delle cosiddette Leggi razziali, in quanto “appartenente alla razza ebraica”, anche se di religione cattolica. 

Nel libro di Giulio Toffoli, “Liceo Calini di Brescia. 1923 – 1950: cronache dagli anni difficili”, pag. 241, La Compagnia della Stampa Massetti Rodella Editori, Brescia, 2023, si legge:

“La prima seduta del Consiglio degli insegnanti dopo l’inizio delle lezioni vede un corpo docenti notevolmente modificato, in cui risalta la assenza della prof.ssa Treves Sartori; la sua uscita di scena, dopo una più che decennale presenza, avviene senza che si levi una minima voce.”

Nella lista degli autori, considerati di razza ebraica, i cui libri di testo furono vietati all’interno delle scuole, compare anche il nome della prof.ssa Treves. Con l’occupazione tedesca e l’istituzione della Repubblica sociale italiana, il rischio di arresto e deportazione per gli ebrei si fece sempre più pressante. La prof.ssa Treves riuscì a trovare rifugio presso l’Istituto Orsoline di Brescia (La Storia – Istituto Orsoline Brescia (orsolinebs.it).

Tra le numerose pubblicazioni della prof.ssa Treves ricordiamo: “Ville e Castelli bresciani”, in “Le vie d’Italia”, 1902, pp. 577-585; “Una umanista bresciana del secolo XV. (Laura Cereto)”, Brescia, 1904; “La fidanzata di Tito Speri”, in “La Sentinella Bresciana”, 15 aprile 1906; “Atti del I Congresso nazionale delle donne italiane”, Roma, 23-30 aprile 1908; Roma, 1912; “Scorci settecenteschi”, in “La Nuova Antologia”, settembre-ottobre 1912; “Origine e vicende del Teatro Grande”, in “L’Illustrazione Bresciana”, 1914, n. 1; “Dante turista”, Brescia, 1921; “La signora Anna” (Kuliscioff, n.d.r.), in “Nuova Europa”, 20 gennaio 1946; “Le donne nelle Dieci Giornate in Brescia”, in numero unico commemorativo del I Centenario delle X Giornate 1849-1949, Brescia, 1949.